venerdì 11 luglio 2014

FEDERICO, Kite Edizioni ottobre 2014

FEDERICO, Kite Edizioni (prossimo ottobre 2014)


All’inizio c’è stata un’idea.

Premetto che abito da sempre in una città in cui è facile che vengano idee simili. Qui a Rimini ogni cosa è più o meno consciamente intrisa di ricordi felliniani.
E non sono solo  atmosfere o personaggi che puoi incontrare, ma ci si mettono e moltiplicano anche rassegne, incontri, nomi delle strade, immagini sui tabelloni o etichette della birra a tentarti con l’amarcord, sì, io a quell’epoca non ero ancora nata, ma comunque sì, mi ricordo.

Mi ricordo e non so nemmeno in quale occasione mi è capitato di ascoltare la voce dell’avvocato Titta (amico d’infanzia celebrato in Amarcord) raccontare della speciale relazione di Federico con la madre, che quand’era bambino gli aveva regalato un teatrino di cartone con cui il piccolo burattinaio intratteneva i compagni al prezzo di un soldo.


FEDERICO, Kite Edizioni (prossimo ottobre 2014)


A questo frammento biografico, che mi si è imposto con la forza di un’immagine, ne ho istintivamente accostata una seconda, quella di Pinoccho che il primo giorno di scuola sentendo pifferi e rulli di tamburo cambia percorso per vedere lo spettacolo dei burattini.
Detto fatto. Federico-Pinocchio, Pinocchio-Federico i due grandi bugiardi, sono diventati all’istante un solo personaggio, il protagonista della storia che andavo immaginando.

Avevo letto chissà dove che Pinocchio fu il primo libro di Federico, che per lui prima di Pinocchio i libri non erano altro che oggetti misteriosi appartenenti alla libreria paterna e che solo leggendo le avventure di quel burattino di legno pieno di paure ma attraversato dal costante desiderio di una moralità più compiuta aveva scoperto che potevano non solo raccontare storie ma anche…parlare direttamente alla nostra anima!
Se leggi non sarai mai solo!

Sono seguite nuove letture e spunti.
In un’intervista Federico Felini aveva raccontato- ma non tutti i suoi racconti sono veri- di essere scappato di casa all’età di sette anni per andare a vedere il circo in piazza Malatesta e che i suoi genitori, disperati, l’avevano cercato fino a mezzanotte.

E poi le dichiarazioni:
Per me il cinema è come un circo vuoto, uno spazio da riempire, un mondo da creare
Mi sembra di vivere in un eterno presente in cui passato e futuro sono la stessa cosa
e

Quando c’è la nebbia a Rimini, niente esiste più


FEDERICO, Kite Edizioni (prossimo ottobre 2014)


E io quel pinocchietto di legno l’avevo subito immaginato perso nella nebbia di Rimini, talmente perso da farsi rivelare il proprio nome da  Arlecchino e Pulcinella , ovvero da Federico, che nascosto dietro il teatrino muove i loro fili.



Poi ho scarabocchiato e scritto.
E mentre scrivevo, mi sembrava di avvicinarmi a quella “Biografia Immaginaria”, intrisa di menzogna e memorie, in cui episodi inventati e contraddizioni convivono con la disinvoltura del ricordo.
E mentre scarabocchiavo, la mente mi s’affollava d’immagini, anche se non sapevo esattamente cos’avrei tirato fuori da questo testo. Un libro illustrato? un fumetto?oppure...
Forse niente.




FEDERICO, studi personaggi

Poi un giorno mi sono ritrovata sulla mail la comunicazione di un premio letterario, il PremioSardegna. C’era una sezione per testi inediti, così senza riflettere troppo, ho fatto le copie richieste, l’ho inviato e ha vinto.
Questo mi ha dato il coraggio di proporre un testo un po’ diverso dal solito albo a Kite Edizioni, il
coraggio necessario all’impegno, al timore, alla scommessa di illustrarlo.




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