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FEDERICO, Kite Edizioni (prossimo ottobre 2014) |
All’inizio c’è
stata un’idea.
Premetto che
abito da sempre in una città in cui è facile che vengano idee simili. Qui a
Rimini ogni cosa è più o meno consciamente intrisa di ricordi felliniani.
E non sono solo atmosfere o personaggi che puoi incontrare, ma
ci si mettono e moltiplicano anche rassegne, incontri, nomi delle strade, immagini
sui tabelloni o etichette della birra a tentarti con l’amarcord, sì, io a quell’epoca non ero ancora nata, ma comunque sì,
mi ricordo.
Mi ricordo e non
so nemmeno in quale occasione mi è capitato di ascoltare la voce dell’avvocato
Titta (amico d’infanzia celebrato in Amarcord) raccontare della speciale
relazione di Federico con la madre, che quand’era bambino gli aveva regalato un
teatrino di cartone con cui il piccolo burattinaio intratteneva i compagni al
prezzo di un soldo.
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FEDERICO, Kite Edizioni (prossimo ottobre 2014) |
A questo frammento
biografico, che mi si è imposto con la forza di un’immagine, ne ho istintivamente
accostata una seconda, quella di Pinoccho che il primo giorno di scuola
sentendo pifferi e rulli di tamburo cambia percorso per vedere lo spettacolo
dei burattini.
Detto fatto. Federico-Pinocchio,
Pinocchio-Federico i due grandi bugiardi, sono diventati all’istante un solo
personaggio, il protagonista della storia che andavo immaginando.
Avevo letto chissà
dove che Pinocchio fu il primo libro di Federico, che per lui prima di
Pinocchio i libri non erano altro che oggetti misteriosi appartenenti alla
libreria paterna e che solo leggendo le avventure di quel burattino di legno
pieno di paure ma attraversato dal costante desiderio di una moralità più
compiuta aveva scoperto che potevano non solo raccontare storie ma
anche…parlare direttamente alla nostra anima!
Se leggi non sarai mai solo!
Sono seguite
nuove letture e spunti.
In un’intervista
Federico Felini aveva raccontato- ma non tutti i suoi racconti sono veri- di
essere scappato di casa all’età di sette anni per andare a vedere il circo in
piazza Malatesta e che i suoi genitori, disperati, l’avevano cercato fino a
mezzanotte.
E poi le
dichiarazioni:
Per me il cinema è come un circo vuoto,
uno spazio da riempire, un mondo da creare
Mi sembra di vivere in un eterno presente
in cui passato e futuro sono la stessa cosa
e
Quando c’è la nebbia a Rimini, niente
esiste più
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FEDERICO, Kite Edizioni (prossimo ottobre 2014) |
E io quel
pinocchietto di legno l’avevo subito immaginato perso nella nebbia di Rimini, talmente
perso da farsi rivelare il proprio nome da Arlecchino e Pulcinella , ovvero da Federico,
che nascosto dietro il teatrino muove i loro fili.
Poi ho
scarabocchiato e scritto.
E mentre
scrivevo, mi sembrava di avvicinarmi a quella “Biografia Immaginaria”, intrisa di
menzogna e memorie, in cui episodi inventati e contraddizioni convivono con la
disinvoltura del ricordo.
E mentre scarabocchiavo,
la mente mi s’affollava d’immagini, anche se non sapevo esattamente cos’avrei
tirato fuori da questo testo. Un libro illustrato? un fumetto?oppure...
Forse niente.
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FEDERICO, studi personaggi |
Poi un giorno mi
sono ritrovata sulla mail la comunicazione di un premio letterario, il PremioSardegna. C’era una sezione per testi inediti, così senza riflettere troppo, ho
fatto le copie richieste, l’ho inviato e ha vinto.
Questo mi ha dato
il coraggio di proporre un testo un po’ diverso dal solito albo a Kite
Edizioni, il
coraggio
necessario all’impegno, al timore, alla scommessa di illustrarlo.